Forni tubolari

Sono particolarmente usati nel campo della ricerca, nei laboratori chimici o dove sia necessario eseguire trattamenti termici in vuoto o atmosfera controllata. Questi forni possono avere una o tre zone riscaldate; con quest’ultima configurazione è possibile creare dei gradienti termici all’interno del tubo di lavoro.

A seconda dei modelli, la temperatura di lavoro varia tra +1000 e +1800°C. Fino a +1200°C, l’elemento riscaldante è avvolto sul tubo, oltre questa temperatura gli elementi riscaldati, in carburo di silicio o Kanthal, sono alloggiati nella struttura del forno. A seconda della temperatura, l’alimentazione può essere mono o trifase.

Questi forni si possono richiedere in versione orizzontale, verticale o con particolari supporti che ne permettono l’utilizzo in entrambe le posizioni. Un’ampia gamma di opzioni (es. flange di tenuta a vuoto o pressione, regolatori, sistemi di allarme, controllo della temperatura a cascata, …) permette di personalizzare al meglio il forno secondo le specifiche esigenze del Cliente.

Il diametro interno dei tubi di lavoro varia da 25 mm a 130 mm.

I regolatori sono sempre con azione PID e disponibili anche in versione programmabile.

Per particolari esigenze sono disponibili anche forni tubolari apribili.

Forni a camera

Questi forni trovano largo impiego nei laboratori di prova, per eseguire piccoli trattamenti termici, prove di incenerimento o ricotture. Le temperature di lavoro variano da +750°C a oltre +2000°C.

Gli elementi riscaldanti, in filo di Kanthal o carburo di silicio, sono di solito a vista. Nelle versioni specifiche per incenerimento sono protetti da lastre ceramiche che ne evitano la contaminazione. A seconda della temperatura di lavoro e della dimensione della camera interna, l’alimentazione elettrica può essere monofase o trifase.

Il volume della camera interna varia da 4 a 200 litri. Le porte, a ribalta (nelle versioni più economiche), a ghigliottina o a battente, sono tutte dotate di relè di sicurezza che all’apertura isola gli elementi riscaldanti, evitando folgorazioni accidentali. Tutti i forni sono dotati di camino che permette l’espulsione di eventuali fumi.

I regolatori sono sempre con azione PID e disponibili anche in versione programmabile.

Tra le opzioni disponibili sono presenti:

  • Allarmi da sovratemperatura;
  • Fori di ispezione;
  • Ugelli per immissione gas;
  • Storte in acciaio INOX per effettuare trattamenti termici in atmosfera controllata.

Stufe e incubatori

Queste apparecchiature sono tra le più diffuse nel campo della ricerca biologica e chimica. Trovano però applicazioni anche nell’industria, quando è necessario fare un trattamento termico a basse temperature e con un’ottima uniformità. Sono disponibili sia con ventilazione forzata e ventilazione naturale.

Le temperature di lavoro degli incubatori va da 0 a +90°C mentre quella delle stufe varia da temperatura ambiente fino a +600°C.

Il volume delle camere parte da pochi litri per quelle da laboratorio fino a oltre i 2000 litri nelle versioni industriali. Le camere sono tutte in acciaio INOX e dotate di una o due porte a battente a seconda delle dimensioni della stessa. I ripiani sono tutti con sicurezza anti-ribaltamento.

I regolatori sono sempre con azione PID e disponibili anche in versione programmabile.

È disponibile una vasta gamma di accessori (es. luce interna, fori di accesso alla camera interna, registratore di temperatura, porta con oblò, …).